Ambiente, Biodiversità e sviluppo

Finalità dell'intervento

Obiettivo del corso: Il corso dedica la sua prima parte alla conoscenza di concetti biologico-scientifici fra i quali la biodiversità, l’ecosistema, il bioma. Particolare enfasi sarà data alla biodiversità in termini di patrimonio da tutelare e da utilizzare (in modo sostenibile) realizzando una analisi pervia sui fattori che la minacciano.

La seconda parte approfondisce la normativa internazionale e regionale in materia di accesso alle risorse, la promozione dello sviluppo umano mediante la biodiversità e le connessioni esistenti tra cooperazione internazionale, ricerca scientifica e mercato.  L’uso sostenibile della biodiversità permette di creare pratiche virtuose, fra cui la creazione di filiere produttive che, trasformando e commercializzando le risorse della biodiversità, offrono opportunità di sviluppo economico-sociale al territorio: questo, ottenendo anche un beneficio economico, è “interessato” a conservare e gestire adeguatamente le risorse naturali.

In tale percorso, la ricerca scientifica delle università e gli sbocchi commerciali offerti dal mercato rappresentano fattori decisivi per il buon esito di interventi di cooperazione allo sviluppo volti a valorizzare le biodiversità locali.

Destinatari

Imprenditori, loro coadiuvanti e partecipi familiari, addetti al settore agricolo e forestale, detentori di aree forestali, imprenditori e personale dipendente delle PMI del settore agroalimentare regionale.

Durata

Si prevede una durata minima di 30 ore e massima di 150 ore, variabile a seconda delle esigenze formative.

Moduli didattici

• Ambiente e Biodiversità: il “tessuto” della vita
• Biodiversità minacciata: perdita di biodiversità, sfruttamento, biopirateria
• Biodiversità: strumento di promozione dello sviluppo umano e sostenibile (filiere di trasformazione, approccio “no-patent”)
• Normativa internazionale: Convenzione sulla Diversità Biologica, Decisione 391 della Comunità Andina
• Accesso e uso delle risorse genetiche, posizione di: Nazioni Unite, UE, associazioni ambientaliste, popoli indigeni, società civile
• Cooperazione internazionale, mercato e università: possibili sinergie per l’utilizzo sostenibile della biodiversità
• Legge regionale 39/2013 e Regolamento Regionale n. 5 del 22 marzo 2016